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venerdì 28 settembre 2018

Cosa accadrebbe se il Sole si spegnesse?




La Via Lattea è formata da 300 miliardi di stelle. Di quelle che noi osserviamo in cielo, alcune sono già morte. 

Come tutte le stelle, anche il Sole è destinato a spegnersi quando terminerà il suo ciclo evolutivo, tra circa 5 miliardi di anni - è questa l’aspettativa di vita del Sole, stimata dagli astrofisici in base alle conoscenze sul ciclo di vita delle stelle della stessa classe.

Il carburante delle stelle è l’idrogeno e bruciano grazie alla reazione di fusione nucleare che partendo dall’idrogeno produce elio. Il tempo necessario per stelle di massa pari a quella del Sole, circa 333 mila volte la massa della Terra, per uscire dalla sequenza principale è circa 10 miliardi di anni. Poiché il Sole si è formato circa 5 miliardi di anni fa, continuerà a esistere ancora per un tempo almeno altrettanto lungo.

Quando una stella esce dalla sequenza principale, nel suo nucleo, ormai privo di idrogeno, cominciano ad avvenire nuove reazioni di fusione che usano l’elio come combustibile. Questa fase ha inizio con il cosiddetto brillamento dell’elio durante il quale si ha una perdita di circa il 30 per cento della massa. La stella comincia poi ad aumentare notevolmente di dimensioni trasformandosi progressivamente in una “gigante rossa”: poco densa ma più grande di tutto il sistema solare. Quando anche l’elio sarà esaurito, il Sole terminerà la sua esistenza contraendosi e raffreddandosi fino a diventare una “nana bianca”: cioè una stella molto densa e poco luminosa, dalle dimensioni inferiori a quelle della Terra.

Ma è la minuscola concentrazione di elementi più pesanti, che gli astronomi chiamano metalli, a controllare il suo destino. “Anche una piccolissima frazione di metalli è sufficiente a modificare il comportamento di una stella”, ha spiegato Sunny Vagnozzi, fisico dell’Università di Stoccolma, in Svezia, che studia la “metallicità” del Sole.
Quanto più è metallica una stella, tanto più è opaca (poiché i metalli assorbono le radiazioni). E a sua volta l’opacità è collegata a dimensioni, temperatura, luminosità, durata del ciclo vitale di una stella e ad altre proprietà cruciali. “La metallicità, in sostanza, dice anche come morirà”, afferma Vagnozzi.

Cosa accadrebbe se il Sole si spegnesse

L’oscurità sulla Terra non arriverebbe all’improvviso. La luce solare richiede 8 minuti e 20 secondi per trasferirsi dal Sole al nostro pianeta. Dopo questo lasso di tempo, l’intero pianeta affonderebbe in una notte senza Luna. Inoltre, perderemmo di vista il nostro satellite perché la sua luce proviene anche dal Sole.

Si scatenerebbe una mega-tempesta globale: un vento di 2 mila km orari spazzerebbe l’Equatore, per ridursi a mille km orari alle nostre latitudini e via via a zero solo ai Poli. Cesserebbero le maree e la Luna smetterebbe di allontanarsi dalla Terra, come fa da miliardi di anni, e invece comincerebbe ad avvicinarsi a noi. 

La gravità si muove anche ad una velocità equivalente a quella della luce. Senza l’attrazione solare, la Terra lascerebbe la sua orbita e comincerebbe a muoversi in linea retta ad una velocità di circa 110.000 km/h. Ci vorrebbero migliaia di anni per raggiungere la stella più vicina, ma potrebbe collidere con un altro oggetto, essere attratto dalla gravità di un’altra stella o anche da un buco nero lungo il tragitto.

La luce riflessa dai pianeti come Giove scomparirebbe entro mezz’ora e un’ora. Il blackout sarebbe progressivo.

In una settimana la temperatura media del pianeta oscillerebbe intorno ai 15-16 gradi. Il raffreddamento per la perdita del Sole non sarebbe immediato, ma molto intenso. In una settimana raggiungerebbe una temperatura di circa zero gradi.

Senza fotosintesi, le piante morirebbero in pochi giorni o in poche settimane. La produzione di ossigeno si interromperebbe, ma non ci interesserebbe immediatamente perché la riserva di ossigeno nell’atmosfera è troppo massiccia. Le uniche zone abitabili sarebbero quelle con un’intensa attività geotermica (come Yellowstone) o attività vulcanica.

Tre anni sarebbe il termine massimo in cui l’intera superficie dell’oceano congelerebbe. Fortunatamente, il ghiaccio è un ottimo isolante, quindi l’acqua sotto questo mantello di ghiaccio potrebbe essere mantenuta liquida e a temperature più accessibili per circa 4 miliardi di anni.

Da 10 a 20 anni il freddo in superficie sarebbe così estremo (circa -240 gradi Celsius) che i gas atmosferici inizierebbero a condensarsi e cadere sulla superficie, prima come una rugiada e poi come neve.
L’atmosfera crollerebbe completamente e coprirebbe il pianeta con ossigeno, idrogeno e altri gas solidificati. La vita sulla terra continuerebbe perché gli organismi estremofili dell’oceano profondo non hanno bisogno di luce per sopravvivere e costituirebbero del cibo per piccoli pesci e molluschi.
Ma per fortuna, non c’è nessuna possibilità che ciò accada, almeno finché avremo memoria.




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lunedì 9 aprile 2012

Rivelato il mistero dell’Energia dei Raggi Gamma



Il pianeta e l’umanità sono un unico organismo vivente, e possono essere considerati come livelli diversi di coscienza di una sola grande entità: l’Esistenza. Dunque, ciò che accade alla Terra è assolutamente collegato a ciò che accade all’umanità, e viceversa. Kryon     

I lampi di raggi gamma sono, senz’altro, gli eventi più potenti conosciuti nell’Universo. L’energia rilasciata durante un lampo di raggi gamma in pochi secondi, è più di quanto il Sole potrà rilasciare durante circa 10000 milioni di anni; questi eventi sono così luminosi che, per un breve momento, competono in luminosità con tutto l’Universo! Da molto tempo, è noto che questo fenomeno è dovuto ai raggi cosmici, un flusso di particelle molto energetiche provenienti dall'esterno del Sistema Solare, che permeano lo spazio interstellare e che bombardano costantemente il nostro pianeta. Come razzi che esplodono nel cielo notturno, le esplosioni dei raggi Gamma, rilasciando un torrente di fotoni ad alta energia, centesimi o decimi di secondo, prima di estinguersi. Questi bagliori di radiazione sono tra i fenomeni più misteriosi, osservati nell'universo.

Da dove provengono questi misteriosi raggi?

Nessuno ha ancora scoperto le fonti di queste esplosioni, e non è chiaro se l'origine è nella nostra galassia o molto oltre. Gli scienziati non conoscono alcuna fonte, né le supernova o buchi neri, in grado di produrre tal energia. Essi ritengono che questa energia venga da fuori della galassia. C’è un altro modello più diffuso, in cui i lampi di raggi gamma sono causati quando due stelle di neutroni in un sistema binario si uniscono per formare un buco nero. Per essere sicuri che il modello di ipernova potesse essere escluso, gli astronomi osservarono il lampo per altre tre settimane, fino a quando furono sicuri che anche la più debole supernova sarebbe stata scoperta. Ma non fu trovata nessuna supernova.

Nel 2012, una sorprendente tempesta solare ha colpito la Terra ed è stata, secondo Richard Mewaldt, del California Istitute of Technology, la più violenta degli ultimi 50 anni. Anche la più misteriosa. 
L'insolito fenomeno ha polverizzato i modelli predittivi della nostra scienza. Gli astronomi sono rimasti perplessi. Gli scienziati credevano che queste tempeste avvenissero nella corona solare a causa dello scontro di onde associate a eiezioni di plasma. Tuttavia, questa volta, sembra avere avuto origine stranamente all’interno dell'astro re, secondo quanto ha affermato il professor Robert Lin, dell'Università della California e principale investigatore del satellite RHESSI. Questo significa che non sappiamo realmente come funziona il Sole. Ha dichiarato. "Questo è qualcosa di totalmente inspiegabile. Abbiamo imparato molto sul cielo e sul cosmo, ma l’energia Gamma è un puzzle", ha detto il premio Nobel James Cronin.

La Rivelazione di Kryon: Questo tipo di energia non è 3D
"C’è qualcosa che ancora deve essere compresa dalla scienza. C’è una serie d’istruzioni per Gaia, che arrivano da un luogo che non vi aspettate. C’è moltissima energia che colpisce la Terra, una quantità incredibile, ed è in forma di energia gamma. La scienza si domanda da dove viene, ma la sua origine resta sfuggente. Gli scienziati hanno capito che si tratta di un’energia cosmica proveniente dallo spazio. La verità è che viene dal centro della galassia ma sembra che provenga da ogni parte. Questo perché la caratteristica principale di questo tipo di energia non è 3D; ha, quindi, attributi quantici (multidimensionali) che non conservano il “luogo” di origine. 

Un esempio: lo sapevate che non si riesce a distinguere dove è posta una fonte di suoni audio molto bassi e gravi? In altre parole, l’orecchio Umano non sa distinguere da dove vengono. I suoni acuti sono molto direzionali. Provarlo è facile. Nascondete un diffusore di suoni molto profondi (vibrazioni molto basse al secondo) in una stanza e non riuscirete a identificare da dove viene il suono. Mettete un diffusore di suoni normali (più alti) e istantaneamente individuerete da dove vengono. Il motivo è che nei suoni gravi, le vibrazioni sono così distanziate tra loro che l’orecchio non riesce a distinguere la “direzione” da cui provengono. Lo stesso principio vale per le cose nello stato quantico. Dal punto di vista percettivo non si trovano da nessuna “parte” e non c’è strumento 3D che possa localizzare da “dove” vengano. Infatti, l’idea stessa di un “dove” è molto buffa, perché “dove” è solo per le creature 3D. Ecco perché dire “Dio, dove sei?” è una bella e ingenua domanda. E la risposta è “Sì”. (Humor cosmico)


C’è qualcosa di “Misteriosa” in arrivo
Qualcosa è in marcia da moltissimo tempo. Il magnetismo del vostro stesso sistema solare sta cambiando. Ecco, dunque, la sfida: Trovate quel fatto. Lo vedrete, letteralmente, man mano che il vostro sistema solare si sposta nello spazio. Esso interseca determinate caratteristiche dello spazio e questo modifica una parte del magnetismo, che, quindi, diventa diverso da com’era sempre stato prima. Questo a sua volta altera il sole. Vedete il ciclo? Uno potenzia l’altro, in un frattale di realtà circolare. Il vostro moto intorno al centro modifica il vostro sistema solare. La nuova posizione del sistema solare modifica le caratteristiche del sole. Le caratteristiche del sole vengono inviate al pianeta per mezzo dell’eliosfera e questo influenza il vostro DNA. Il campo intorno a voi - riceve l’informazione solare dalla griglia magnetica, e le istruzioni all'interno di questo campo sono passate direttamente al DNA, che è anche magnetico.

Vi abbiamo detto di “cercare un’intensa attività di raggi gamma”. Vi abbiamo detto che quando la vedete, sapete che sta avvenendo una creazione - sta accadendo qualcosa di speciale. Ora noi identifichiamo questo come uno spostamento dimensionale. E’ sempre accompagnato da potenti raggi gamma, in modo particolare di intensità estremamente alta. Questa è una caratteristica dello spostamento dimensionale, e vi dice anche che sta accadendo qualcosa. Lo vedete ai bordi della vostra galassia e sapete che là sta cambiando qualcosa. E’ un “mini big-bang”, se volete usare questi vostri termini. Fa parte del continuo cambiamento dell’Universo, che si sta muovendo tra push/pull.
Anche se questo sembra essere lontano miliardi di anni luce, non lo è. E’ in realtà nel tuo cortile, ma non corri alcun pericolo di avere un collasso temporale vicino a te, o un nuovo Universo mostrarsi nel tuo sistema solare. La sua fisica lo mantiene separato e nella sua propria struttura temporale. Questo significa anche che il “centro” dell’Universo è dappertutto.

l Pianeta Terra sta attraversando un processo evolutivo. Il "meccanismo" che facilita questa evoluzione planetaria è l'impostazione del campo magnetico del pianeta. Questo campo agisce come uno scudo e mantiene il livello vibrazionale del pianeta all'interno di un certo parametro. Con la diminuzione del campo vi è un aumento della frequenza di vibrazione del pianeta, che avviene a livello fisico, attraverso la collisione di particelle ad alta energia presenti nel vento solare e altre fonti cosmiche come i raggi gamma.
L'intero processo è possibile solo attraverso il risveglio della coscienza umana che è in grado di cambiare le attività solari e altro ancora.
Il movimento del campo magnetico del pianeta influenza direttamente il DNA e la coscienza umana, così come la fisica.

L’importanza di questi fenomeni per l’evoluzione dell’essere umano
E’ un fatto inequivocabile che il gruppo Kryon abbia anticipato ciò che gli scienziati hanno scoperto in seguito riguardo ai cambiamenti gravitazionali e magnetici del pianeta. Kryon ritiene che i cambiamenti del pianeta Terra non siano né catastrofici né tanto meno casuali. Sono la conseguenza di uno spostamento epocale della coscienza umana. L’uomo, per la sua natura spirituale, è attratto da queste armoniche cosmiche e risente dei cambiamenti planetari. Essi non sono negativi e non portano alla distruzione dell’umanità, ma al contrario, alla sua evoluzione.
Kryon afferma che l’umanità sia giunta a un momento evolutivo per cui richiede un sistema di vita, un habitat diverso, capace di vibrare a un livello superiore della materia come lei è ora concepita. Ciò è venuto a crearsi, guarda caso, nel momento in cui gli allineamenti astronomici portano sulla terra un’irradiazione di energie che ha come unico scopo quello di elevare la frequenza vibratoria della vita. L’uomo, nella misura in cui riuscirà ad allinearsi e risuonare con le nuove frequenze del pianeta, otterrà un’elevazione della sua vibrazione che riguarderà ogni suo aspetto. I cambiamenti magnetici ed energetici del pianeta, sono in relazione con le dinamiche genetiche, fisiche, endocrine, biomagnetiche, psichiche e spirituali dell’umanità.

Negli ultimi 25 anni la Terra è cambiata in una frequenza e un paradigma totalmente diversi da quella in cui siamo nati. C’è davvero una nuova energia su questo pianeta, e questa energia cerca di attivare ulteriormente la nostra consapevolezza e il nostro quoziente di luce. E la nostra capacità di contenere una maggiore luce, arricchisce la nostra capacità di esprimere amore.

Fonte: Kryon,
http://grupposviluppo.org/wordpress/